Daniele Pignone, cofondatore di Fervere, racconta la storia dell’azienda e le difficoltà che hanno dovuto affrontare per espandersi in un mercato ancora sconosciuto agli occhi del consumatore italiano. Spiega il loro obbiettivo principale, quello di diffondere la cultura del Kombucha nel nostro paese, e i diversi progetti a cui hanno aderito per raggiungere il loro scopo.
Potrebbe brevemente raccontarci la storia di Fervere?
L’azienda Fervere nasce dalla passione e amicizia tra me e i miei ex colleghi Andrea, Bea e Claudia. Andrea e Bea, amanti del mondo dei tè e tisane da sempre, iniziarono a sperimentare e informarsi riguardo alla sfera del tè fermentato. Ritrovato un forte interesse nel Kombucha, decisero nel 2018 di presentarci la loro idea, contaminandoci con il loro entusiasmo e visione per un progetto accattivante.
Da quel momento, anche grazie all’aiuto di un incubatore di startup, riuscimmo a ricevere un finanziamento per accelerare il processo di inizio della nostra azienda, dedicata esclusivamente alla vendita di Kombucha. Bea si occupava delle ricette, Andrea era l’esperto del tè, Claudia ricopriva le attività del branding e della grafica, mentre io, Daniele, sviluppavo tutta la parte marketing e acquisizione clienti.
Dall’inizio a oggi, il nostro obbiettivo è sempre stato quello di riuscire a diffondere la cultura del Kombucha in Italia, prodotto non ancora conosciuto dalla grande clientela.
Avete dovuto affrontare delle difficoltà?
Come riuscite a diffondere la coltura del Kombucha in Italia?
Fervere nasce per promuovere sia la cultura che la coltura del kombucha in Italia. Proprio per questo, abbiamo deciso di vendere, in aggiunta ai nostri 7 gusti di kombucha, anche un kit per creare la propria bevanda in casa.
Il protagonista di questa lavorazione è lo SCOBY, una particolare coltura di lieviti e batteri. Inoltre, viene allegata una guida, ricca di spiegazioni, contenuti, domande e risposte per accompagnare il cliente durante tutti i passaggi della creazione del proprio Kombucha.
La frizzantezza dei nostri Kombucha
È importante suddividere il mercato del Kombucha in due macrofiloni: industriale e artigianale. Uno dei benefici della produzione tradizionale è che il prodotto non viene pastorizzato, né microfiltrato. Inoltre, i nostri kombucha sono naturalmente frizzanti, senza l’aggiunta di CO2, grazie al processo di seconda fermentazione. Grazie a questa lavorazione naturale, il risultato è una bollicina pungente che delicatamente accarezza il palato del consumatore, e non un’eccessiva gasatura tipica delle bevande gassate industriali.
Quali sono le vostre linee di prodotti e quali sono quelli più popolari?
Una frase che identifica Fervere per concludere?
“Tradizione Orientale, Fermentazione Italiana”
Ringraziamo di cuore Daniele per averci dedicato del tempo e per aver spiegato la storia della loro attività innovativa.
Per scoprire ed acquistare i loro prodotti, vi invitiamo a visitare la loro pagina su Sensaterra!