In che modo, nel 2014, avete creato B-eat Digital Kitchen? Come è nata questa idea?
B-eat Digital Kitchen nasce dalla voglia di creare da zero un progetto dinamico che mettesse in relazione lo storytelling del settore enogastronomico con l’utilizzo del digitale e delle nuove tecnologie. Fin da subito abbiamo messo tutte le nostre energie nel web design, attività SEO e social e con gli anni la nostra esperienza è cresciuta. Oggi possiamo dire di poter offrire ai nostri clienti un’attività di comunicazione altamente integrata e strategica che comprende anche le digital PR e l’advertising online. Ci è sempre piaciuta l’idea di essere un team aperto e in continua evoluzione: amiamo avvalerci della creatività e del talento anche di altri professionisti per dare vita a delle collaborazioni di ampio respiro.

Avete dovuto affrontare qualche difficoltà?
L’inizio della nostra avventura è stata senz’altro complessa ma molto stimolante. Il 2020 ha messo anche noi, come tutti, a dura prova: eravamo in periodo di crescita e la pandemia ci ha costretti a riformulare i nostri obiettivi e ad aggiungerne di nuovi. Nonostante questo, a un anno di distanza possiamo dire di esserne usciti rafforzati! Abbiamo puntato ancora di più sul digitale proponendo ai nostri clienti soluzioni strategiche nuove e in continuo divenire.
Quali sono i vostri valori principali?
Avete mai collaborato / supportato aziende che lavorano nel market delle bevande calde?
Fino a questo momento no, ma mai dire mai! Ci piacerebbe molto perché anche il settore del beverage, soprattutto in Italia, è espressione diretta di storia e cultura. In generale amiamo il cibo, il buon vino e il territorio, tre elementi dal carattere fortemente identitario: sfruttiamo le nostre conoscenze e gli strumenti più innovativi per creare un valore aggiunto che possa servire ad una massima condivisione e interazione sul web da parte degli utenti.
Qual è stato il progetto che vi ha dato più soddisfazione?
Una frase che identifica B-eat Digital Kitchen per concludere?
“Henri Matisse amava ripetere che “la créativité demande du courage”, ovvero che la creatività richiede coraggio. Questa frase ci rappresenta molto perché cerchiamo di accettare il cambiamento guardando le cose da angolazioni sempre diverse, e siamo costantemente orientati verso una crescita personale, professionale e sociale.”
Ringraziamo di cuore Valentina per averci dedicato del tempo e per averci raccontato la storia e i valori di questa realtà innovativa!
Se si desidera acquistare prodotti di alta qualità, vi invitiamo a visitare il sito Sensaterra!