Consigli di Michael Angelini – TAMA Caffè

Michael Angelini, fondatore di TAMA Caffè, racconta la storia della sua torrefazione, e concede dei preziosi consigli per i consumatori amanti del caffè espresso. Michael descrive come riconoscere un buon caffè, e quali sono i consigli da seguire per consumare un buon espresso anche a casa.

Potrebbe descrivermi brevemente la storia di Tama Caffè?

Mi chiamo Michael Angelini, e la mia storia nasce quasi da una deformazione personale. Nato e cresciuto nella caffetteria di famiglia aperta ancora oggi nel centro di Ascoli Piceno, ho capito quanto fosse difficile per un bar qualsiasi smarcarsi dai legacci delle grandi aziende di torrefazione. La dinamica era (ed è ancora oggi) sempre la stessa: ti diamo i macchinari, pensiamo a tutto noi, ma di caffè prendi il nostro (e lo paghi anche profumatamente). Così, tra passione e senso di giustizia, ho cominciato a sperimentare. A 18 anni acquisto la mia prima tostatrice, e passo gli ultimi 10 anni a studiare, provare e testare. L’investimento è stato alto, sia in termini economici che di tempo, ma alla fine è nato un progetto solido, votato alla qualità assoluta.

Quali sono i consigli per riconoscere un buon caffè?

Uno dei primi consigli che posso dare ad un consumatore, è che un buon caffè si riconosce già dal packaging. Sconsiglierei infatti di acquistare un prodotto che non specifica in etichetta quali grani contiene (almeno le origini dei paesi), il grado di tostatura e la percentuale di arabica e robusta.

Anzitutto vorrei specificare per i neofiti che esistono diversi metodi di estrazioni del caffè: infusione, percolazione o pressione. Detto questo è facile intuire che ciò che andremo a trovare in tazza sarà ovviamente diverso a seconda del metodo scelto.

In generale un buon caffè deve essere ben bilanciato, avere una buona intensità olfattiva, un buon corpo, una giusta acidità e una persistenza dell’aroma. Ovviamente non deve presentarsi il gusto amaro, (molto diffuso nei caffè italiani, dovuto ad approcci di tostatura sbagliati), sentori di vegetale o sensazioni di astringenza, e nessun sentore negativo in generale.

 

Alcuni consigli per la preparazione di un buon caffè espresso?

Per la preparazione di un ottimo espresso si dovrà ovviamente partire da un’ottima materia prima fresca, il caffè, macinato sul momento con una giusta granulometria e una giusta grammatura, che generalmente per tostature medio-chiare sono minimo 16g. Il caffè va inoltre pressato omogeneamente per evitare il fenomeno del channeling, ovvero che l’acqua trovi delle corsie preferenziali all’interno del panetto di caffè. A questo punto si fa il purge (far uscire dell’acqua dalle doccette), si aggancia il gruppo, e subito si dà il via alla magia dell’espresso.

Come prepara lei il suo caffè quando è a casa sua?

Personalmente il sistema che preferisco è il V60, il nome deriva dalla forma del dispositivo a forma di « V » con angoli di 60°. L’approccio è quello dell’infusione da assaggiare in un momento di relax o di meditazione per apprezzarne al massimo le caratteristiche aromatiche e gustative.

Una frase che vi identifica come azienda?

"Siamo artigiani: il nostro obbiettivo è la massima qualità senza compromessi nella maniera più innovativa possibile."

Ringraziamo di cuore Michael Angelini per i preziosi consigli sulla preparazione di un buon caffè!

Per saperne di più su TAMA Caffè, si può visitare il sito: https://www.tamacaffe.it/. Se invece si desidera acquista caffè di alta qualità, siete invitati a visitare la nostra pagina Sensaterra!

 

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