Potrebbe raccontarci brevemente la storia di CaffèLab?

Come funziona il vostro Configuratore?
Qual è secondo lei il momento più affascinante nella produzione del caffè?
È davvero difficile concentrarsi su un solo momento affascinante. Ne riesco a individuare almeno tre che meritano una particolare attenzione.
Il primo è sicuramente la raccolta e lavorazione del chicco di caffè, proprio alle sue origini, in farm collocate in numerose aree geografiche del mondo, differenti e distanti. Sono farm spesso piccole e remote, difficilmente raggiungibili. Proprio là ha inizio la prima fase del viaggio del caffè, verso le nostre tazze.
Il secondo che classifico tra i momenti più affascinanti, è sicuramente la tostatura. Tostare il caffè è un’arte che richiede studio, conoscenze approfondite e molta passione. Ogni tipologia e varietà di caffè segue parametri e curve di tostatura differenti. Si tratta oltretutto di un momento molto delicato, in cui si determina in gran parte il risultato del caffè in tazza.
Infine, il terzo momento degno di nota, è la ricerca, selezione e sperimentazione. Con questi termini voglio indicare la fase in cui il nostro team di esperti entra in contatto con i farmer e i contadini, con l’obbiettivo di scoprire e selezionare caffè con qualità particolari, sempre con profili qualitativi elevati e caratterizzati da progetti a sostegno sociale o ambientale. È poi grazie ai campioni di caffè che arrivano dalle farm che selezioniamo, che iniziamo a testarli attraverso ripetuti cupping, fino a non raggiungere l’assaggio perfetto, quello che ci convince, o la miscelazione perfetta tra le varie origini.
Avete mai fatto dei viaggi in piantagione?
Certamente ne abbiamo fatti di viaggi in piantagione! Prima in Brasile, nella regione di Cerrado Mineiro, in Alta Mogiana e in Espirito Santo. Si tratta di tre regioni di centrale importanza per la produzione di caffè in questo paese. Successivamente siamo anche stati in Colombia, nella regione di Eje Cafetero, dove avviene la maggiore produzione di caffè di tutta l’area colombiana.
Sono esperienze necessarie per chi lavora in questo settore: esplorando le origini del caffè ti rendi conto di quanto questo mondo sia affascinante e complesso. E soprattutto, conosci e ti relazioni con le persone, i cosiddetti campesinos, come vengono chiamati in Colombia, che “mettono in movimento” il lungo sistema che ci permette di bere un caffè veloce al bar o a casa propria.
Una frase che identifichi CaffèLab per concludere?
"Perché il caffè non è una tazza, è un universo."
Ringraziamo di cuore Bianca per averci dedicato del tempo e per averci spiegato la storia e le unicità di CaffèLab.
Per scoprire i magnifici prodotti di CaffèLab, si può visitare Sensaterra!
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