Gioia Campetelli racconta come la passione per il caffè da parte di suo nonno, viene tramandata al padre il quale decide di fondare Caffè Campetelli. Oggi nell’azienda lavorano anche le figlie, Gioia e Carlotta, e il genero Teseo. I valori principali si basano sulla tradizione e qualità, rispettando il metodo di lavorazione a legna e selzionando le più pregiate origini.
Potrebbe descrivermi la storia di Caffè Campetelli?
Nasciamo nel 1982, grazie alla passione tramandata di padre in figlio, restando sempre fedeli a sapori e processi dell’antica tradizione. Già nel 1948, mio nonno Alarico inizia la sua avventura nel campo del caffè, lavorando per un noto marchio di caffè romano. Con il passare del tempo, l’esperienza e la passione crescono all’interno della famiglia, “contagiando” anche mio padre Carlo, il quale nel 1982 decide di fondare la CamCaffè Srl. Nasce così il marchio Caffè Campetelli.
I nostri tre pilastri principali sono l’esperienza, la tradizione e la qualità. Rispettiamo sempre questi principi, tostando artigianalmente a legna un’origine per volta, così da creare un prodotto eccellente e di alta qualità.
Potrebbe spiegarmi il suo metodo di tostatura?
Per tostare il nostro caffè, utilizziamo una lavorazione a legna. L’occhio del tostatore svolge dunque gran parte del lavoro, dovendo armonizzare il calore e la temperatura, con i tempi di cottura delle varie origini. Va fatto un lavoro per questo manuale, di alzamento e abbassamento della fiamma, con continuo controllo del grado e raggiungimento del giusto punto di tostatura. La nostra generalmente è una tostatura media, a tonaca di frate del chicco, come si suol dire. Anche i nostri Specialty Coffee, in genere, hanno una tostatura media, ideale per espresso o moka, ma permettono una estrazione interessante anche con i metodi alternativi, come ad esempio aeropress o chemex, e il gusto sarà decisamente sorpendente.
Quali sono le particolarità della lavorazione a legna?
La cosa importante e la vera differenza, la fa la legna: utilizziamo legna di ulivo, o di faggio, o di quercia, evitiamo legni resinosi affinchè il caffè non vari il suo aroma. Il tempo di cottura è molto più lento rispetto a quello a gas, dai 20-24 minuti a seconda se un Arabica o un Robusta. La temperatura è un altro fattore essenziale: con il gas può arrivare sui 250 gradi, mentre a legna sono al massimo 220 gradi, allungando così i tempi di tostatura. Risulta quindi una cottura meno aggressiva nei riguardi del caffè.
La legna permette un ottimo controllo del calore, e cuoce il chicco verde sia dentro che fuori. Nella tostatura a gas, quella industriale, spesso si rischia di cuocere il chicco verde soltanto all’esterno. Noi arriviamo lentamente sino all’interno del chicco, nel suo cuore, dove sprigiona gli oli aromatici più ricchi e intensi. Il caffè tostato a legna ha una corposità piena, quasi assoluta, e un gusto omogeneo al palato. Il suo aroma grazie alla legna assume note di affumicato e legno stagionato. E poi infine, il gusto unico.

Come vengono commercializzati i prodotti di caffè Campetelli?
Che significato ha il mondo delle bevande calde per lei?
Sono nata tra i sacchi del caffè, possiamo dire! Ho sempre visto mio padre insieme a mia madre lavorare nella torrefazione, e sin da ragazza ho seguito questa passione di famiglia. Capitava spesso che papà, assaggiatore di caffè diplomato dallo Iiac (Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè), mi portasse con lui nel laboratorio a testare i lotti di caffè da acquistare con il tostino. La prova di assaggio mi permetteva di scoprire mondi nuovi e conoscere paesi lontani. Diciamo, che per questo, ho viaggiato molto!
Caffè Campetelli ha sempre fatto parte della sua vita?
Una frase che vi identifica come azienda?
"Ci vuole passione e talento per dare vita al giusto equilibrio di sapori dolci e amari, come un pittore con i suoi colori. Il Caffè Campetelli è il risultato di una dolce armonia nel viaggio dei sensi."
Ringraziamo di cuore Gioia Campetelli per il suo tempo e per averci concesso questa intervista. Siamo rimasti affascinati dai loro metodi di lavorazione, e gli auguriamo di poter tenere stretta la tradizione anche negli anni a venire!
Per scoprire ed acquistare i loro prodotti, vi invitiamo a visitare la loro pagina su Sensaterra!
Bell’ articolo, ben confezionato, con domande pertinenti e risposte molto esaurienti. Ho scoperto un metodo nuovo di torrefazione che ha svelato la mia ignoranza sull’ argomento e mi ricorda che negli anni ‘50 mia madre tostava i chicchi dentro ad una palla di ferro con un lungo manico, sul fuoco della cucina economica. Mara